venerdì 10 maggio 2013

#004 - Luigi Ghirri al Maxxi







































C’è tempo fino al 27 ottobre 2013 per ammirare presso il Maxxi di Roma la mostra dedicata al genio fotografico di Luigi Ghirri, dal titolo “Pensare per immagini” a cura di Francesca Fabiani, Laura Gasparini, Giuliano Sergio.
La mostra nata dalla collaborazione tra il Museo e il Comune di Reggio Emilia è organizzata in tre sezioni tematiche (Icone, Paesaggi, Architetture) e invita a ripercorrere la fasi della ricerca artistica di Ghirri.
Un appuntamento da non perdere assolutamente.

3 commenti:

Cecilia Bruschi ha detto...

:::io ci andrò a breve. propongo un confronto pubblico su questo blog per commentare le sensazioni e i pareri dopo averla vista entrambi:::
Da sempre intravedente Cecilia

maurizioleoni ha detto...

Proposta molto interessante che non si può rifiutare, anzi la rilancio a tutti coloro che sono interessati.
Grazie della visita.
Ciao, M.

Cecilia Bruschi ha detto...

Dunque dopo averla vista ecco alcuni miei pensieri sulla mostra:

Direi che è proprio una mostra fantastica. Non conoscevo tutta questa produzione di immagini. Mi ha colpito molto la parte dedicata all'editoria e all'illustrazione musicale.

La prima parte con la serie dei 250 metri di cartelli pubblicitari è secondo me un'idea brillante e mi pare che rispecchi bene il suo modo di osservare le cose, che normalmente diamo per scontate che ci siano,...a guardare bene si scoprono tante informazioni sul mondo che riprende (molto interessante la riflessione che suggeriva allora nella contemporaneità di quei testi) e geniale l'ultimo scatto!

Ma bello è il percorso che progredisce per epoca e sensibilità del maestro. Le foto notturne mi solleticano molto, i colori e la precisione dello scatto mi sconvolgono. La calma che vi abita, l'aria che ci gira dentro e tu che la respiri, anche quando pare che ti manchi.

Mi è piaciuto anche trovarmi ad osservare per ultima (credo per un puro caso di scelta di percorso personale) la foto del letto di Morandi...secondo me la sintesi perfetta del connubio fra i due maestri. Forse è stato un regalo di qualcuno che dal cielo indirizza i miei passi (ultimamente mi trovo spesso a pensare a mio nonno Agostino, morto che io avevo solo 3 anni, ma che ricordo ancora vagamente nei tratti della mia flebile memoria di allora...dicono che l'insalata che ho piantato nell'orto abbia il sapore di quella che coltivava lui...chissà...).

Poi esci dal Maxxi e cominci a camminare per le strade e mentre guardi il mondo ti sembra di vederlo con gli occhi di Luigi...