venerdì 3 luglio 2015

#052 - Niente di nuovo sotto il sole

foto di Damiano Leoni

Niente di nuovo sotto il sole.
Oggi è un venerdì come un altro, anzi no.
Non sopporto il caldo e quando questo si fa troppo intenso riduco le mie attività al minimo cercando di trascorrere il tempo libero leggendo qualche libro disteso sullo sdraio con vista Assisi.
Così beatamente posto sul terrazzo del mio appartamento di Bastia Umbra non è una rarità che qualche volta si avverta un leggero filo d’aria che mi faccia stare un po’ meglio in attesa che nelle ore notturne la temperatura scenda di qualche grado.
Oggi è una giornata di queste e quando mi capita, tra una riga e l’altra del libro che sto leggendo, penso alle cose fatte e quelle che mi piacerebbe fare e a tutte le cose belle o brutte di questo mondo.
Così rifletto sul fatto che ho finito di portare in giro il mio libricino e che anche la magia di questi momenti speciali di "fotografo ignorante prestato alla letteratura" hanno esaurito il loro corso.
La macchina fotografica è chiusa saldamente nello zaino e solo raramente la tiro fuori magari solo per fare le solite foto che una volta stampate andranno ad alimentare l’ennesimo album di famiglia (il quinto da quando è nato Damiano quasi sette anni fa) o al massimo verranno postate sul mio profilo facebook per catturare qualche mi piace di amici e parenti.
Anche se sono un fotografo della domenica ho gli hard disk pieni… e non solo quelli, sono a corto di idee, non ho progetti grandi o piccini, ho perso interesse e comincio a perdere colpi così che anche le pagine di questo blog ne risentono visti i post che diventano sempre più merce rara.
Eppure ho ancora tanto, tantissimo da imparare.
Mi interrogo sulla mia pigrizia nei confronti della fotografia e mi chiedo se dipenda da me oppure da un mondo che in questo momento ha poco o niente da dire nonostante i Guru effettivi o presunti che si incontrano in giro nelle piazze reali o virtuali che siano.
Le riviste mi annoiano, le mostre mi annoiano, le foto in genere mi annoiano e non trovo conforto né qui né altrove, né su internet ne sui libri patinati dei fotografi veri che mi piacevano tanto.
Per fortuna domani è sabato e non vedo l’ora di andare a Villa Urbani per la mia lezione settimanale di disegno e pittura.
Chissà che non si compia l’ennesima metamorfosi e che diventi oltre che fotografo e scrittore anche pittore della domenica, anzi del sabato mattina.
Mi piacerebbe un sacco, in fondo l’ho sempre sostenuto di essere un artista “tutto tondo” e il mio fisico sempre più XL ne è certamente la dimostrazione.

Namastè.

1 commento:

wscappini ha detto...

Maurizio, leggo i tuoi post sempre con grande piacere. E mi trovo, nel mio piccolo, a provare lo stesso senso di "stanchezza" e noia rispetto a quanto vedo intorno, in particolare per quanto riguarda la fotografia (a cominciare da me stesso, ovviamente). Niente di interessante sotto il sole o anche niente di nuovo sul fronte occidentale come direi io.
Ma per quel poco che ti conosco sono sicuro che il fatto di aver messo a riposo macchina fotografica e chiuso il libro (non libricino!) sono semplicemente il necessario ed automatico "stacco" che permette di guardarsi di nuovo (inconsapevolmente) intorno e permettere a nuovi spazi ed idee di presentarsi al momento opportuno. Non so perchè abbia scritto questa nota, non ce n'era certo bisgono. Ma come ti dico leggo sempre i tuoi post e questa volta ho avuto occasione, tempo e umore tali da mettermi a scrivere. Un caro saluto e a presto, da qualche parte.
Walter